Metodo Montessori nelle scuole secondarie di I grado: la legge è stata approvata

La riforma prevede anche l’istituzione di corsi di differenziazione didattica per la specializzazione dei docenti che opereranno nelle classi Montessori della scuola secondaria di primo grado.

I docenti specializzati saranno inseriti in appositi elenchi per l’assegnazione di contratti a tempo indeterminato e determinato nelle classi Montessori.

Metodo Montessori nelle scuole secondarie di I grado: la legge è stata approvata

La recente approvazione del Disegno di Legge sulla “Revisione della disciplina in materia di valutazione degli studenti, di tutela dell’autorevolezza del personale scolastico nonché di indirizzi scolastici differenziati” introduce importanti novità nel sistema educativo italiano, tra cui l’estensione del metodo Montessori alle scuole secondarie di primo grado.

Con questa riforma, le scuole del primo ciclo potranno richiedere l’istituzione di classi di scuola secondaria di primo grado basate sul metodo Montessori. I principi e i criteri metodologici per l’implementazione di queste classi si ispirano alla sperimentazione triennale avviata dal Ministero dell’Istruzione nel 2021.

Per garantire la qualità dell’insegnamento Montessori, la riforma prevede: la presenza di un ciclo completo di scuola primaria Montessori, un tempo scuola prolungato e servizi di refezione scolastica, laboratori e ambienti adeguati per le attività didattiche e quote di organico aggiuntive per sostenere il modello educativo.

La riforma prevede anche l’istituzione di corsi di differenziazione didattica per la specializzazione dei docenti che opereranno nelle classi Montessori della scuola secondaria di primo grado. I docenti specializzati saranno inseriti in appositi elenchi per l’assegnazione di contratti a tempo indeterminato e determinato nelle classi Montessori.

In cosa consiste il Metodo Montessori

Il metodo Montessori, sviluppato da Maria Montessori alla fine dell’Ottocento, è oggi diffuso in circa 65.000 scuole in 145 Paesi. Maria Montessori è stata una pedagogista, tra le prime donne in Italia a laurearsi in Medicina. Il metodo, che prende il nome proprio da lei, si basa sull’idea che i bambini imparino meglio attraverso l’esperienza diretta e l’esplorazione autonoma, piuttosto che tramite insegnamenti frontali. Il metodo Montessori privilegia classi di età mista, per favorire la socializzazione e l’apprendimento reciproco tra studenti di diverse fasce di età. Si basa inoltre sulla libertà di scelta: i bambini selezionano autonomamente le attività da svolgere, all’interno di un quadro strutturato dall’insegnante.

L’insegnamento è suddiviso in blocchi orari ininterrotti, che garantiscono il tempo necessario per sviluppare concentrazione e attenzione. L’ambiente didattico è “a misura di bambino” e il materiale didattico è autocorrettivo, per consentire un apprendimento basato sulla scoperta e sull’autovalutazione.

Il metodo Montessori supporta lo sviluppo di competenze che vanno oltre l’ambito cognitivo, promuovendo capacità l’intelligenza emotiva, il pensiero critico, l’autostima, l’empatia, la consapevolezza, la risoluzione dei conflitti e la collaborazione.