Sono partite le nomine per le supplenze dei docenti. Ma chi può entrare in graduatoria e come? Vediamo nel dettaglio come funzionano le nomine e l’algoritmo di assegnazione delle supplenze.
È quindi fondamentale che i docenti interessati a ottenere una supplenza presentino la domanda e indichino le loro preferenze per massimizzare le possibilità di assegnazione.
Supplenze docenti 2024, come funzionano le nomine
Le supplenze per l’anno scolastico 2024/25 sono state assegnate tramite una procedura informatizzata, riservata a chi ha presentato la domanda entro il 7 agosto, indicando fino a 150 preferenze di sede. Questi incarichi riguardano posti vacanti e disponibili entro il 31 dicembre e spezzoni pari o superiori a 7 ore.
I docenti di ruolo possono partecipare per classi di concorso diverse da quella di titolarità, secondo l’art. 47 del CCNL 2019/21 Le nomine a tempo determinato dureranno fino al 31 agosto o 30 giugno 2025, con presa di servizio fissata per il 2 settembre 2024 per le nomine conferite entro il 31 agosto.
In caso di rinuncia all’incarico, verranno applicate le sanzioni previste dall’art. 14, comma 1 lett. a) b) dell’O.M. 88/2024. I Dirigenti Scolastici dovranno effettuare i controlli sui punteggi al momento della stipula del contratto.
Come funziona l’algoritmo di assegnazione delle supplenze
L’algoritmo di assegnazione delle supplenze per l’anno scolastico 2024/25 è progettato per distribuire i posti disponibili in modo equo e trasparente, seguendo una procedura informatizzata. L’algoritmo considera la posizione di ciascun candidato nelle graduatorie (GaE o GPS). Vengono prese in considerazione le preferenze di sede indicate dai candidati nella domanda (fino a 150 preferenze).
L’algoritmo verifica la disponibilità dei posti vacanti e degli spezzoni pari o superiori a 7 ore; quindi scorre le preferenze espresse dai candidati nell’ordine indicato, assegnando la prima sede disponibile che coincide con le preferenze del candidato. Una volta trovata una corrispondenza tra le preferenze del candidato e un posto disponibile, l’algoritmo assegna automaticamente la supplenza. Questo sistema mira a garantire che le assegnazioni siano effettuate in modo efficiente e che le preferenze dei candidati siano rispettate il più possibile.
Se un docente non esprime alcuna preferenza nella domanda per le supplenze, quest’ultimo verrà escluso dal sistema per l’assegnazione. Questo significa che non potrà ottenere incarichi per l’anno scolastico in corso, in questo caso 2024/25, tramite le graduatorie ad esaurimento (GaE) o le graduatorie provinciali per le supplenze (GPS).
L’unica possibilità di ottenere incarichi, per il docente che non ha espresso una preferenza, sarà tramite supplenze temporanee, che vengono assegnate dai Dirigenti Scolastici durante l’anno scolastico in caso di necessità (ad esempio, per malattie o congedi brevi). La mancata espressione delle preferenze viene considerata come una rinuncia implicita alle sedi e alle classi di concorso per cui non sono state indicate preferenze.
È quindi fondamentale che i docenti interessati a ottenere supplenze presentino la domanda e indichino le loro preferenze per massimizzare le possibilità di assegnazione.