Mentre le convocazioni dalle graduatorie d’istituto per le supplenze ATA prendono il via, molti aspiranti si chiedono cosa fare alla ricezione di una chiamata.
Vediamo nel dettaglio quali sono i passi da seguire per gestire al meglio una convocazione ATA.
Sono partite le prime convocazioni dalle graduatorie d’istituto per le supplenze ATA. Ma come muoversi nel caso di più convocazioni o qualora si voglia rinunciare a una chiamata? Innanzitutto è bene ricordare che le convocazioni che vengono inviati agli aspiranti candidati indicano la scuola, il profilo richiesto, tipologia e durata della supplenza, orario di lavoro e termine per rispondere. Nella mail viene indicato anche l’elenco degli aspiranti interessati in base alla posizione in graduatoria.
Se interessati, bisogna comunicare la propria disponibilità seguendo le modalità indicate, solitamente via email rispondendo al messaggio di convocazione. La convocazione – ovviamente – non rappresenta ancora l’assegnazione della supplenza, che avverrà sulla base delle disponibilità ricevute. Non esiste un limite alle disponibilità che gli aspiranti candidati possono dare.
Qualora si riuscisse ad ottenere più supplenze, i candidati sono liberi di scegliere e rinunciare alle altre senza incorrere in sanzioni, a patto di non aver ancora firmato il contratto. Se non si è interessati a una particolare convocazione, basta semplicemente non rispondere.
Per ottenere una supplenza come personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) nelle scuole italiane, è necessario soddisfare degli specifici requisiti che variano a seconda del profilo professionale.
Per essere inseriti nelle graduatorie ATA, è necessario partecipare ai concorsi per soli titoli, che danno accesso alle graduatorie di istituto. Le graduatorie sono suddivise in tre fasce:
– Prima Fascia: candidati inseriti nelle graduatorie provinciali permanenti.
– Seconda Fascia: Candidati inseriti nelle graduatorie provinciali ad esaurimento.
– Terza Fascia: Candidati che non rientrano nelle prime due fasce.
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