La mobilitazione è prevista in cinque città italiane. Le principali richieste della mobilitazione includono la stabilità lavorativa, il riconoscimento dell’idoneità e della graduatoria di merito e un sistema equo e dignitoso.
Nonostante il superamento delle prove, molti insegnanti si trovano ancora in una situazione di precarietà, senza idoneità e senza graduatoria a scorrimento.
Gli insegnanti italiani scendono in piazza
Il 27 settembre 2024 sarà una giornata di mobilitazione nazionale per gli insegnanti precari che hanno partecipato al Concorso PNRR 2023. Nonostante abbiano superato le selezioni, molti di loro si trovano ancora esclusi dal mondo del lavoro, senza idoneità e senza graduatoria a scorrimento.
La mobilitazione ha l’obiettivo di ottenere il riconoscimento delle competenze di chi ha superato le prove concorsuali, chiedendo la pubblicazione di graduatorie di merito trasparenti e la fine dell’incertezza lavorativa. I partecipanti richiedono un sistema equo e dignitoso che valorizzi il lavoro degli insegnanti.
Le motivazioni della mobilitazione
Le principali richieste della mobilitazione includono: la richiesta di porre fine alla precarietà e alla mortificazione del lavoro degli insegnanti, la pubblicazione di graduatorie trasparenti e rispettose dei principi di equità e un sistema che tratti i docenti con dignità.
Gli organizzatori stanno cercando il sostegno delle principali organizzazioni sindacali e delle istituzioni per ottenere maggiore risonanza. La mobilitazione si svolgerà alle ore 16.00 sotto gli uffici regionali scolastici di Roma, Milano, Firenze, Bari e Napoli.
Il Concorso PNRR 2023 per docenti è stato indetto per selezionare insegnanti per le scuole secondarie di primo e secondo grado. Questo concorso faceva parte del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e mirava a stabilizzare il personale docente nelle scuole italiane. I posti disponibili erano circa 20.575, suddivisi tra posti comuni e di sostegno. Per accedere al concorso era necessaria una laurea coerente con la classe di concorso e abilitazione specifica, oppure tre anni di servizio presso istituzioni scolastiche statali negli ultimi 10 anni.
Il concorso si è svolto tramite una prova scritta computer-based con 50 quesiti a risposta multipla e una prova orale volta a valutare le competenze didattiche e disciplinari. I candidati idonei sono stati inseriti nelle graduatorie di merito, che sono utilizzate per le assunzioni.
Nonostante il superamento delle prove, molti insegnanti si trovano ancora in una situazione di precarietà, senza idoneità e senza graduatoria a scorrimento, ecco perché è stata organizzata la manifestazione del 27 settembre.